Yahoo Italia Ricerca nel Web

Risultati di ricerca

  1. 9 gen 2024 · Albèrto di Hohenzollern (arcivescovo) arcivescovo di Magonza (Berlino 1490-Magonza 1545). Arcivescovo ed elettore dal 1515, pur di mantenere le precedenti cariche ecclesiastiche finanziò generosamente la ricostruzione di S. Pietro a Roma, indebitandosi con i Fugger, e indisse la vendita della speciale indulgenza plenaria che provocò la ...

  2. Albèrto di Hohenzollern principe elettore di Brandeburgo, detto Achille Enciclopedia on line Terzogenito (Tangermünde 1414 - Francoforte s. M. 1486) di Federico, primo elettore della casa di Hohenzollern , ereditò (1440) il principato di Ansbach; avversario delle autonomie cittadine, combatté a lungo contro Norimberga (di cui dovette riconoscere i diritti, 1453) e contro i Wittelsbach di ...

  3. Alberto I di Prussia, o Alberto di Hohenzollern, in tedesco Albrecht von Hohenzollern ( Ansbach, 16 maggio 1490 – Tapiau, 20 marzo 1568 ), è stato il trentasettesimo Gran Maestro dell' Ordine Teutonico e, dopo essersi convertito al luteranesimo, il primo Duca di Prussia, che fu il primo stato ad adottare il luteranesimo come religione di stato.

  4. Tra i discendenti di Corrado, Federico VI estese il dominio della dinastia sul Brandeburgo, concessogli, insieme alla dignità di principe elettore dell'Impero, dall'imperatore Sigismondo nel 1415, e assunse come elettore il nome di Federico I; e Alberto Achille, con la Dispositio Achillea del 1473, ripartì i possedimenti territoriali tra i suoi figli Giovanni Cicerone, Federico il Vecchio e ...

  5. 16 mar 2024 · primo duca di Prussia (Ansbach 1490-Tapiau 1568). Figlio di Federico di Hohenzollern e nipote di Casimiro IV di Polonia, fu l'ultimo gran maestro (1511) dell' ordine Teutonico , di cui decise la secolarizzazione su consiglio di Lutero , trasformando la Prussia in ducato sotto la sovranità polacca e introducendovi il luteranesimo (1525).

  6. Alberto di Hohenzollern , tedesco, titolare di due vescovati, aspirava a diventare anche arcivescovo di Magonza. Papa Leone X accettò di conferirgli la nomina con un pagamento di 10 mila ducati per la dispensa dalla norma del diritto canonico che vietava il cumulo di cariche e per convincerlo ad accettare il pontefice gli concesse l’appalto di una vendita di indulgenze.