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Amleto: Pace, pace, inquieto spirito! (Orazio e Marcello giurano imponendo le mani sull'elsa della spada di Amleto) E così, gentiluomini, mi raccomando a voi con tutta l'anima. Quello che un pover'uomo come me potrà fare per dirvi l'amicizia e l'affetto che nutre per entrambi, non mancherà di farlo. Adesso rientriamo tutti insieme;
23 set 2020 · AMLETO. No signor mio, sono fin troppo al sole. REGINA. Mio buon Amleto, togliti quel colore notturno. e guarda il re danese con occhio amico. Non cercare per sempre a ciglia basse. il tuo nobile padre nella polvere. Lo sai, è comune a tutti: chi vive deve morire, la natura è un passaggio verso l’eternità. AMLETO. Sì, signora ...
Traduzione dall'inglese di Carlo Rusconi (1858) 1599. Informazioni sulla fonte del testoCitazioni di questo testo. Questo testo fa parte della raccolta Teatro completo di Shakspeare. [p. 5 modifica] AMLETO. PRINCIPE DI DANIMARCA. TRAGEDIA.
Amleto: Ah, per l'Inghilterra? Re: Sì, Amleto. Amleto: Bene, bene. Re: Bene, sì, se ben comprendi le nostre intenzioni. Amleto: Io vedo un cherubino che le vede. Ma via! Andiamo pure in Inghilterra! Addio, mia cara madre. Re: Io son tuo padre, Amleto, che ti vuole tanto bene. Amleto: Mia madre. Padre e madre son tutt'uno,
Amleto: Né la suola di sotto ai suoi calzari? Rosencrantz: Nemmeno, monsignore. Amleto: Allora voi vivete alla sua cintola, o in mezzo ai suoi favori. Guildenstern: Un poco addentro, sì, in fede mia. Amleto: Ah, proprio addentro alle segrete parti, della Fortuna?
Entrano il RE, la REGINA, AMLETO, POLONIO, LAERTE, VOLTIMANDO, CORNELIO e seguito RE — Benché sia vivo e verde ancora in noi il ricordo del nostro buon fratello, il caro Amleto, e meglio ai nostri cuori ancor s'addica andar vestiti a lutto, e a tutto il nostro regno contrarsi in un sol volto di dolore, nondimeno ragione e sentimento,
Caro Amleto, dirada quelle fosche ombre, e l’occhio tuo giri sguardi amici sulla Danimarca. Non persistere a cercar sempre con quelle luci abbassate il nobile tuo padre nella polvere della tomba. Tu sai che è una legge comune che tutto ciò che vive, muore: e traversando questo mondo, passa all’eternità.