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  1. www.fondazionemicheletti.eu › file › 02_03_CaporettoLa disfatta di Caporetto

    Below in una tattica che puntò sullo sfondamento a fondovalle (verso Tolmino e Caporetto, appunto), piuttosto che su una “guerra di montagna” per il controllo delle cime già dimostratasi inefficace. Quanto ai generali, erano divisi su tattica e strategia. Il comandante della 2a Armata, il gen. Capello,

  2. Solo alla fine della Grande Guerra Caporetto divenne parte del Regno d’Italia, rimanendovi fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Complessivamente la disfatta di Caporetto costò all’esercito italiano: 11.600 morti, 30.000 feriti, 265.000 prigionieri, 3.200 cannoni, 1.700 bombarde, 3.000 mitragliatrici, 300.000 fucili.

  3. Alberto Monticone, La battaglia di Caporetto, Studium, Roma 1955. Piero Pieri, La Prima Guerra Mondiale 1914-1918. Problemi di storia militare, Stato Maggiore dell’Esercito - Ufficio Storico, Roma 1986. Relazione della Commissione d’Inchiesta (R. D. 12 gennaio 1918 n. 35), Dall’Isonzo al Piave. 24 ottobre 9 novembre 1917, Vol.

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  5. Solo Caporetto, da normale, per quanto grave, sconfitta, divenne una disfatta, nella mente degli Italiani: oggi, probabilmente, è tempo di chiarire la normalità di questa battaglia e, al contempo, le ragioni di una sua elaborazione tanto lunga e complessa.

  6. Alessandro Barbero. Alessandro Barbero è il più noto storico italiano. I suoi libri sono bestseller in Italia e nel mondo e le sue “Lezioni di storia” sono molto seguite dal vivo e online. Insegna Storia medievale presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale. Ha vinto il Premio Strega nel 1996 con il romanzo storico Bella ...

  7. La battaglia di Caporetto costa all’allora Regno d’Italia «oltre 10.000 morti, 29.000 feriti, 290.000 prigionieri, grossi quantitativi di armamenti abbandonati al nemico, e poco meno di mezzo milione di profughi civili che fuggivano dalle terre occupate dalle truppe austriache» 1.