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  1. 5 giorni fa · Il 6 maggio 1976 un terremoto di magnitudo 6.4 durato un minuto ha devastato più di 100 Comuni del Friuli uccidendo 990 persone, ferendone 3mila e distruggendo case, chiese, monumenti.

  2. 5 giorni fa · L'ultima era stata il 27 marzo scorso, quando un sisma di magnitudo 4.7 riportò alla memoria di molti la paura di quel 6 maggio 1976, quando una scossa di 6.4 colpì il Friuli, con particolare...

  3. 5 giorni fa · di Redazione Digitale. 06.05.2024 09:21. E' un anniversario triste: quel 6 maggio 1976 il Friuli Venezia Giulia trascorse 59 secondo nel terrore. Colpita da un terremoto di magnitudo 6,4 che si abbattè in particolare sulla media valle del Fiume Tagliamento, distrusse oltre cento paesi nelle Province di Udine e Pordenone e provocò ...

  4. 5 giorni fa · Così la segretaria regionale del Pd Fvg Caterina Conti, nel 48/o anniversario del sisma che ha colpito il Friuli il 6 maggio 1976 provocando 965 vittime. “Ricordiamo le vittime e ringraziamo i protagonisti della rinascita – aggiunge Conti – coloro che hanno alzato il capo dai lutti e dalle macerie per ricominciare e farci diventare ...

  5. 5 giorni fa · Dal sito della Regione Friuli-Venezia Giulia. Oggi si commemora il 48esimo anniversario del terribile sisma di magnitudo 6,4 che colpì il Friuli il 6 maggio 1976, causando devastazione nella media valle del Fiume Tagliamento e danneggiando gravemente oltre cento comuni nelle Province di Udine e Pordenone, con il tragico bilancio di 965 vittime.

  6. 5 giorni fa · In occasione di questo anniversario, la Brigata Alpina Julia ha organizzato una commemorazione il 4 maggio presso la caserma Goi-Pantanali di Gemona. È qui che, nel 1976, il terremoto provocò il crollo di una palazzina militare, causando la morte di 29 giovani soldati di leva.

  7. 5 giorni fa · Redazione. FVG – Il 6 maggio del 1976 continua a essere una data spartiacque nella storia del Friuli. Resta il ricordo di una immane tragedia, il dolore per chi perse la vita e la vicinanza alle famiglie delle vittime, ma anche l’orgoglio legato a una ricostruzione dal basso che è ancora un modello per tutta l’Italia.