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  1. De iure còndito è un'espressione latina usata in giurisprudenza in contrapposizione all'analoga formula de iure condendo. Letteralmente, nel primo caso ci si riferisce al diritto (iure) esistente, costituito, codificato (còndito), nel secondo al diritto che "deve" essere fondato, codificato (condéndo) e quindi non

  2. de iure condito. 〈 de i̯ùre kòndito 〉 locuz. lat. (propr. «quanto al diritto costituito»). – Espressione usata nel linguaggio giur., in contrapp. a de iure condendo, per indicare lo stato delle norme vigenti in una determinata questione o materia.

  3. De iure condendo, de iure condito [Secondo le norme da introdurre,secondo la normativa vigente] (t. gen.): Espressioni molto ricorrenti nel linguaggio giuridico, adoperate per indicare rispettivamente il diritto da creare (quelle norme, cioè «future», oggetto di proposta) e quello già vigente.

  4. 26 set 2023 · Il termine “de iure condito” rappresenta un concetto di estrema importanza nel campo del diritto. Esso si riferisce alla norma, al principio o alla situazione giuridica che, sebbene non sia ancora stata formalmente riconosciuta o codificata, è considerata valida e legittima.

  5. 〈de i̯ùre...〉 locuz. lat. (propr. «quanto al diritto costituendo»). – Espressione usata nel linguaggio giur., in contrapp. a de iure condito, per indicare un’aspirazione di riforma della legge vigente.

  6. Traduzione. Avendo riguardo al diritto esistente. Spiegazione. L'espressione, largamente usata nel linguaggio giuridico, specialmente in dottrina, fa riferimento alle norme di legge in vigore, ossia al diritto già creato, già esistente.

  7. 〈de i̯ùre〉 locuz. lat. (propr. «di diritto»). – Espressione usata nel linguaggio giur., per lo più contrapp. a de facto («di fatto»), per indicare conformità all’ordinamento giuridico; in partic., nel diritto internazionale, è usata per indicare il riconoscimento di un nuovo stato o di un nuovo governo in modo pieno e ...