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  1. 11 nov 2021 · Locke, a differenza di Hobbes, teorizza il diritto alla ribellione. Documento 10: il diritto a ribellarsi alla tirannide (Secondo trattato sul governo) Come l’usurpazione è l’esercizio di un potere a cui un altro ha diritto, cosí la tirannide è l’esercizio del potere oltre il diritto, a cui nessuno può aver diritto.

  2. Tra i grandi giusnaturalisti allora, solo Locke riconosce il diritto alla rivoluzione, ossia la resistenza a un potere illegittimo. In Hobbes e Spinosa, lo stato pecca per lo più per difetto, ossia non garantisce ciò di cui i sudditi avrebbero bisogno. In Locke lo stato pecca invece per lo più per eccesso: attraverso la trasgressione delle ...

  3. Locke, John. Stefano De Luca. Il padre dell’empirismo e del liberalismo moderni. L’inglese John Locke è uno dei più grandi pensatori del Seicento. La sua filosofia empiristica, tesa a individuare i limiti della conoscenza umana, si contrappose efficacemente al razionalismo cartesiano, sino a divenire, nel secolo successivo, il principale ...

  4. 14 mag 2023 · Patto fiduciario violato. Una ulteriore questione fondamentale viene affrontata da Locke nel primo Trattato e che preparerà la strada alla sua teoria della giustizia politica. Questa riguarda l ...

  5. Nel numero di settembre c’è una lettera ai tedeschi che si intitola Resistite fortes in fide. Ai nostri amici tedeschi durissima contro il nazismo. Ma l’evento importante è quello della guerra civile in Spagna dove vengono scomodate le riflessioni sulla guerra giusta e quindi sul diritto di ribellione (anche violenta).

  6. John Locke nella sua opera fondamentale, che costituisce un classico del pensiero democratico e liberale, intitolata Due trattati sul governo (1790) giustifica la resistenza a un governo e a un diritto che, violando i diritti naturali, violino il patto sociale su cui si fonda il dovere di obbedienza dei sudditi.

  7. concerne il diritto di resistenza - nell'opera di Locke, che si rivelereb-be chiaramente moderna per tre aspetti: in primo luogo, in essa il diritto di resistenza apparterrebbe permanentemente al corpo del popo-lo; in secondo luogo, esso sarebbe sempre considerato come un diritto e non come un dovere di natura religiosa: i governanti e i principi