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  1. Calabria, con capitale Reggio; Val di Crati (o Terra Giordana), con capitale Cosenza. Gli angioini e gli aragonesi. Sotto il dominio prima degli Angioini e quindi degli Aragonesi il ducato di Calabria eredita la suddivisione precedente nelle due province: Ultra Nethum, con capitale alternativamente Reggio e Catanzaro

  2. Il ducato di Puglia e Calabria fu una signoria normanna costituitasi nell'XI secolo in parte dell'Italia meridionale. La denominazione ufficiale del dominio era Ducatus Apuliae et Calabriae, il cui significato originario doveva però corrispondere a "Ducati di Puglia e Calabria"; in effetti gli scrittori medievali citano sempre ...

    • (LA) Ducatus Apuliae et Calabriae
    • latino
  3. A seguito della promulgazione delle Assise di Ariano del 1140-1142 il ducato, privato della Calabria meridionale (assoggettata direttamente alla corona di Sicilia), diverrà però noto semplicemente come ducato di Puglia ( Ducatus Apuliae in latino medievale ). Il titolo ducale nei regni di Sicilia, di Napoli e d'Italia.

  4. 10 nov 2022 · Una tendenza codificata quando, nell’VIII secolo, Reggio diventa sede episcopale della Calabria bizantina, assumendo anche il ruolo di capitale del ducato di Calabria al posto di Otranto.

  5. Indice. 1 Preistoria. 1.1 I primi insediamenti preistorici. 2 Popoli mitologici. 2.1 Gli Aschenazi. 2.2 Gli Itali. 3 Popoli dell'età del bronzo. 3.1 Ausoni ed Enotri. 3.2 Arrivo degli Enotri a Catanzaro. 3.3 Gli insediamenti dei Bruzi e dei Greci. 3.4 La Calabria greca e bruzia. 3.5 La Calabria romana. 3.5.1 La conquista romana.

  6. Il Ducato di Calabria (successivamente Thema di Calabria) fu un possedimento romeo in Italia, che comprendeva inizialmente il Salento e la Calabria, e successivamente solo la parte meridionale di quest'ultima. Dal 1061 divenne un possedimento normanno, retto dal Duca di Calabria. Voce principale: Storia della Calabria.

  7. Appunto nell'occasione della lotta tra Niccolò II e l'antipapa Benedetto X, Roberto il Guiscardo riuscì a valorizzare così a pieno l'importanza del proprio aiuto, da ottenere dal papato l'abbandono della sua tenace politica antinormanna e l'investitura regolare del ducato di Puglia e di Calabria (1059) e, nel 1061, della contea di Sicilia.