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  1. 27 mar 2024 · Infine, l'eccezione di annullamento è imprescrittibile: questo perchè, altrimenti, il contraente contro il quale l'annullamento può essere fatto valere potrebbe attendere il compiersi della prescrizione ed agire, quindi, per l'adempimento.

  2. 19 mag 2016 · L'annullabilità è una forma di invalidità che consente al contraente di porre nel nulla il negozio giuridico per violazione di norme che tutelano i suoi interessi. Scopri le ipotesi di annullabilità previste dal codice, le differenze con la nullità e le conseguenze per i terzi.

  3. L’annullabilità di un contratto può essere fatta valere attraverso la proposizione di apposita domanda giudiziale, ma può essere dedotta anche in via di eccezione: mentre nel primo caso non può prescindersi dal termine quinquennale di prescrizione, l’annullabilità può essere opposta anche se è prescritta l’azione per farla valere.

    • L’Annullabilità Come Specie Di Invalidità
    • 2 L’Annullamento Del Contratto Plurilaterale
    • 3 L’Annullamento Quando Una Parte è “Complessa”
    • 4 L’Annullamento degli Atti unilaterali
    • La legittimazione Ad Agire Ed A Resistere Nell’Azione Di Annullamento
    • Speciali Legittimazioni Al Pubblico Ministero
    • I Legittimati Per Gli Atti Dell’Incapace Legale: L’Interdetto Giudiziale
    • Gli Effetti Dell’Annullamento Tra Le Parti
    • Gli Effetti Verso IL Contraente incapace
    • Gli Effetti Dell’Annullamento Rispetto Ai Terzi

    La partizione della invalidità in nullità e annullabilità è stata introdotta dal codice vigente: il precedente del 1865 rimaneva fermo alla previsione generale della nullità, secondo la migliore tradizione francese. L’annullabilità del contratto o dell’atto unilaterale dipende dall’art. 1418, co. 1, c.c., secondo il quale «il contratto è nullo quan...

    L’art. 1446 detta una disciplina corrispondente a quella dell’art. 1420 c.c.: nei contratti plurilaterali, con comunione di scopo, «l’annullabilità che riguarda il vincolo di una sola delle parti non importa annullamento del contratto, salvo che la partecipazione di questa debba, secondo le circostanze, considerarsi essenziale». Il caso tipico di a...

    La parte è complessa se più soggetti costituiscono il medesimo centro di imputazione di diritti e di doveri, sicché la partecipazione di tutti gli interessati nel giudizio è necessaria. Ciò accade quando: a) il contratto è stato concluso dal de cuius, quando l’impugnazione è proposta da un solo erede; b) il contratto è stato concluso dall’inabilita...

    La regola dell’annullabilità è applicabile anche agli atti unilaterali tra vivi, aventi contenuto patrimoniale, come dispone l’art. 1324 c.c. Così, ad esempio, il requisito della riconoscibilità dell’errore è stato esteso anche agli atti unilaterali recettizi (Cass., 9.9.1978, n. 4090, in Mass. Foro it., 1979), oltre che ai «contratti unilaterali, ...

    La legittimazione ad agire per l’annullamento dell’atto è prevista in generale dall’art. 1441 c.c. ed ora anche dall’art. 412 c.c., per l’amministrazione di sostegno; queste norme, lette coordinatamente con l’art. 1421 c.c., consentono di differenziare l’annullamento dalla nullità. La regola è che l’annullamento è dato soltanto nei confronti di col...

    Una speciale legittimazione è attribuita al pubblico ministero dall’art. 2098 c.c., a proposito dell’impugnativa del contratto di lavoro concluso in violazione delle norme sul collocamento (Trib. Milano, 24.5.2002, in Riv. crit. dir. lav., 2002, 742). Ancora al pubblico ministero è attribuita la competenza ad impugnare in base all’art. 848 c.c. il ...

    L’art. 427, co. 2, c.c. indica anche i legittimati attivi ad instare per annullamento degli atti dell’interdetto. Una volta cessata l’interdizione, l’ex l’interdetto può impugnare i contratti conclusi (Cass., 22.12.1995, n. 13068, in Mass. Foro it., 1995), fino a quel momento competente è il tutore o gli eredi e aventi causa dell’interdetto (Forchi...

    Tra le parti, la sentenza di annullamento fa cadere gli effetti del contratto fin dall’origine, analogamente a quanto accade con la sentenza di nullità e con quella di risoluzione del contratto, nei limiti dell’art. 1458, co. 1, c.c. La sentenza è costitutiva, poiché essa stessa dà titolo ad agire per le ripetizioni di quanto è stato dato o prestat...

    La regola stabilita nell’art. 1443 c.c. pone una limitazione alla ripetibilità delle prestazioni eseguite alla parte incapace legale o naturale: il contraente incapace è tenuto a restituire la prestazione o la cosa ricevute nei limiti in cui queste sono state rivolte a suo vantaggio. Questa norma costituisce una diretta applicazione di altre: il pr...

    Gli effetti rispetto ai terzi sono diversi per la nullità, per l’annullamento (art. 1445 c.c.), per la rescissione (art. 1452, co. 2, c.c.), per la risoluzione (art. 1458, co. 2, c.c.). Fatti salvi gli effetti della trascrizione della domanda, l’annullamento del contratto non pregiudica i diritti acquistati a titolo oneroso dai terzi di buona fede,...

  4. Per essere causa di annullamento, l'errore deve essere essenziale e riconoscibile dall'altro contraente (art. 1428 c.c.); la violenza può anche essere esercitata da un terzo (art. 1434 c.c.); il...

  5. Gli articoli 1427 disciplinano l’ annullabilità del contratto per vizi della volontà: errore, violenza e dolo. L’azione di annullamento in questi casi è prevista a favore del soggetto in errore, di chi sia stato vittima di violenza e di chi sia stato raggirato (dolo).

  6. L'annullabilità è la forma di invalidità del negozio giuridico che può essere richiesta e ottenuta dalla legge o da alcuni soggetti. L'annullamento è la pronunzia giudiziale che elimina l'efficacia di un negozio giuridico viziato.