Risultati di ricerca
Elisabetta Anna di Prussia (Potsdam, 8 febbraio 1857 – Fulda, 28 agosto 1895) era la secondogenita del feldmaresciallo principe Federico Carlo di Prussia (1828-1885) e di sua moglie, la principessa Maria Anna di Anhalt (1837-1906).
Anna fu la modella di uno dei più famosi dipinti di Franz Xaver Winterhalter, nel quale è raffigurata con addosso un ampio vestito di tulle e seta rosa.. Anna, oltre ad essere bella, era anche una donna molto intelligente che presiedeva a salotti di corte dove si riunivano importanti artisti e musicisti, tra cui Johannes Brahms (che le dedicò il suo splendido Quintetto per pianoforte e ...
Elisabetta Anna di Prussia era la secondogenita del feldmaresciallo principe Federico Carlo di Prussia e di sua moglie, la principessa Maria Anna di Anhalt[1] .
“La zarevna Elizaveta Petrovna parla più tedesco che russo”. Così scriveva nel 1713 Natalja Alekseevna, sorella di Pietro il Grande e zia di Elisabetta. La piccola Elisabetta, che aveva imparato l’alfabeto tedesco all’età di 3 anni, già a quattro anni parlava in tedesco con i parenti, gli ospiti e la servitù.
28 set 2021 · Pdf_module_version 0.0.15 Ppi 360 Rcs_key 24143 Republisher_date 20210928210306 Republisher_operator associate-jessa-lubiano@archive.org;supervisor-carla-igot@archive.org Republisher_time 770 Scandate 20210925051251 Scanner
Nel 1600 gli Stati europei sono divisi tra cattolici e protestanti. Questa divisione porta. alla guerra dei Trent’anni (1618-1648). La guerra coinvolge molti Paesi europei e finisce. con la pace di Westfalia, che stabilisce la libertà di culto per protestanti e cattolici. In Francia, sotto il governo del primo ministro Richelieu e poi di ...
LEMMI CORRELATI. ELISABETTA (Elisaveta Petrovna) imperatrice di Russia. Antonij Vasiljevic Florovskij. Figlia di Pietro il Grande, nata a Kolomenskoe il 19 dicembre 1709, morta a Pietroburgo il 25 dicembre 1761. Passò l'infanzia nei villaggi della Corona, vicino a Mosca e ricevette un'accurata educazione. Nel 1722 fu dichiarata maggiorenne; il ...
