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  1. Ferdinando II d’Aragona re di Napoli, detto Ferrandino Nacque a Napoli il 26 giugno 1467, primogenito di Alfonso d’Aragona, duca di Calabria, e di Ippolita Maria Sforza.

  2. Ferdinando I di Borbone ( Ferdinando Antonio Pasquale Giovanni Nepomuceno Serafino Gennaro Benedetto; 1751 – 1825), re di Napoli con il nome di Ferdinando IV di Napoli, nonché re di Sicilia con il nome di Ferdinando III di Sicilia. Con l'unificazione delle due monarchie nel Regno delle Due Sicilie, fu sovrano di tale regno con il nome di ...

  3. Napoli, Francesco Perrella Editore, 1910. 14003Poesie napoletaneFerdinando Russo1910 [p. - càgna] FERDINANDO RUSSO POESIE NAPOLETANE Poesie napoletane - Ferdinando Russo p1b NAPOLI FrancescoPerrellaeditore 1910 [p. - càgna] PROPRIETÀ LETTERARIA Tipi Angelo Tirani - Napoli - Via Medina, 24 [p. 1 càgna] I GANO 'E MAGANZA (1885) [p. 2 càgna]

  4. 6 mag 2021 · Era molto alto per l’epoca (quasi 1.90!) e, nonostante il fisico gracile, aveva una pancia rotonda e il famoso “nasone”. Al netto delle curiosità caratteriali, il suo regno fu uno dei più lunghi della Storia del mondo intero: è infatti il nono re più longevo di sempre, con i suoi 65 anni di potere e una vita degna di un film.

  5. 24 feb 2015 · 4 gennaio 1825, muore Ferdinando I di Borbone: fondatore del Regno delle Due Sicilie. Passato agli annali di storia come Re Nasone e Re Lazzarone, nomignoli datigli dai lazzari napoletani in giovane età, Ferdinando IV di Napoli (contemporaneamente Ferdinando III di Sicilia, prima che le due corone fossero fuse nel Regno delle Due Sicilie) è ...

  6. FERDINANDO I di Borbone, re delle Due Sicilie (già IV re di Napoli e III re di Sicilia) Nacque a Napoli il 12 genn. 1751, terzo figlio maschio di Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia e di Maria Amalia di Sassonia.

  7. Un sonetto è un componimento breve, composto di quattordici versi endecasillabi, distinti in due gruppi, il primo di due quartine (otto versi detti variamente anche “fronte” oppure “ottetto”, in quanto inizialmente gli otto versi facevano corpo unico), il secondo di due terzine (sei versi definiti anche “sirma” e “sestetto”).