Risultati di ricerca
16 giu 2022 · La follia nella storia dell’arte. La follia, così come il demone del genio creativo, ha ossessionato gli artisti di ogni epoca che hanno tentato in ogni modo di rappresentarla.
- Alice Figini
Nel corso dei millenni è profondamente variato sia il concetto di follia sia la sua interpretazione. Nel mondo classico la follia era imprescindibilmente legata alla sfera sacra: il folle rappresentava la voce del divino, quindi da ascoltare per interpretarla.
22 apr 2018 · Storia della follia. Nonostante l’uso comune che tende a confonderli, follia, pazzia e malattia mentale non sono dei sinonimi. Follia viene dal latino ‘follis’ che significa mantice, otre, recipiente vuoto e rimanda all’idea di una testa piena d’aria.
La follia rappresenta il contraltare della (pretesa) razionalità del pensiero occidentale. Nel corso dei secoli, è stato definito un folle non solo chi presentava una specifica patologia, ma anche chi assumeva comportamenti non consoni alle aspettative sociali della propria epoca.
Tra Medioevo e la Prima età moderna la follia diventa un tema diffuso ovunque: nell’arte, nella letteratura, nelle attenzioni delle città, che a volte allontanano i folli e altre volte creano dei posti appositi per loro.
Ancor più che uomo in carne ed ossa, nel Medioevo il folle è un personaggio, oggetto di rappresentazione artistica e di allegoria, stereotipo dell’insensatezza della condizione umana e ricettacolo delle paure dei propri contemporanei. Il campo in cui più la figura del folle ebbe successo fu sicuramente la pittura.
Foucault costruisce lo fenomenologia storica e strutturale della follia nella fase cruciale di trapasso dal tardo Medioevo ai prodromi della rivoluzione industriale. Nell'età medievale, infatti, il folle, pur