23 dic 2021 · Il governo di Giolitti si esaurì soprattutto per la crisi finanziaria, dovuta alla fine della congiuntura economica. Giolitti cercò di mantenere l’appoggio dei socialisti con una serie di...
- Giovanni Giolitti
Giovanni Giolitti (1842-1928) nasce a Mondovì, in Piemonte,...
- Riforme
Riassunto breve su Giovanni Giolitti: la situazione storica,...
- Crispi
Depretis, Crispi e Giolitti: il riassunto della storia della...
- Giovanni Giolitti
- Un Personaggio Controverso
- I Primi Passi Della Carriera Politica
- Da Ministro Delle Finanze A Capo Del Governo
- L'età giolittiana
- IL Successo Economico E L'opposizione all'entrata dell'Italia in Guerra
- dopoguerra E Fascismo
Giovanni Giolitti, nato a Mondovì nel 1842 e morto a Cavour nel 1928, è stato indubbiamente uno dei maggiori uomini di Stato italiani, anche se il giudizio sulla sua opera ha diviso profondamente i contemporanei e gli storici. Per alcuni fu un astuto conservatore travestito da progressista; per altri un opportunista che accettò senza problemi la di...
Dopo aver percorso una folgorante carriera nell'amministrazione dello Stato, Giolitti iniziò nel 1882 la sua carriera politica. Eletto deputato, entrò a far parte, come liberale progressista, della maggioranza parlamentare di Agostino Depretis. In Parlamento niente gesti clamorosi, nessun discorso altisonante: solo un oscuro e duro lavoro nelle com...
Il bilancio dello Stato in pareggio, mediante il contenimento delle spese superflue, era considerato da Giolitti la condizione fondamentale per difendere il prestigio internazionale dell'Italia e poter realizzare una riforma fiscale a favore dei ceti meno abbienti. Nel 1889 divenne ministro del Tesoro nel governo Crispi e, fedele alle sue convinzio...
La situazione nel 1901-03 era molto diversa rispetto a dieci anni prima. Il bilancio dello Stato era in pareggio da oltre cinque anni. Il sistema creditizio era stato ristrutturato e ammodernato. Il flusso delle rimesse in denaro degli emigrati si era fatto consistente. Dal 1896 era in atto, su scala nazionale e internazionale, una forte ripresa ec...
Anche l'ingresso delle masse lavoratrici, socialiste e cattoliche nella vita politica del paese, che Giolitti indubbiamente cercò di realizzare, è stato visto più come il frutto di una maturazione spontanea di quelle forze che non come la conseguenza di un suo disegno strategico. E peraltro, nel 1914, quando il governo Giolitti cadde, quel disegno ...
Giolitti tornò un'ultima volta al governo nel 1920, appoggiato dai partiti costituzionali, dai nazionalisti, dai popolari e non osteggiato neppure dai socialisti moderati e da Mussolini. La posizione internazionale dell'Italia era molto delicata per via della questione di Fiume e della delusione per i mancati frutti della vittoria. L'economia era a...
L'età giolittiana, cioè il periodo dominato politicamente dalla figura di Giovanni Giolitti, che iniziò col 1901 e finì col 1914. E' questo il periodo in cui nacquero le prime cospicue...
- (10)
- Dalla Fine dell’Ottocento all’età giolittiana
- Giovanni Giolitti Al Potere E Politica Interna
- La Politica Estera Di Giolitti
- La Fine dell’età giolittiana
Gli ultimi anni dell’Ottocento furono molto duri per l’Italia. Il periodo, difatti, fu politicamente e socialmente “caotico”, specialmente durante gli ultimi anni del governo Crispi (sinistra storica, governi 1887-1891 e 1893-1896), dimessosi a seguito della disfatta di Adua nel 1896 (guerra di Abissinia, Etiopia). Il sostituto di Crispi fu Antonio...
Giovanni Giolitti è considerato da alcuni storici uno dei più grandi statisti italiani (assieme a figure come quella di Cavour). Giolitti fu un liberale che capì l’importanza di una necessaria collaborazione tra i liberali e i socialisti, dunque fra il movimento operaio e quello della borghesia, poiché capì che con il movimento operaio (allora risp...
Giolitti, memore del patto di Triplice Alleanza tra Italia, Austria e Germania (del 1882), era “per tradizione” molto più vicino ai tedeschi. Tuttavia, Giolitti volle ricucire i rapporti con la Francia. Questa fu senz’altro una mossa astuta da parte di Giolitti, perché con il rinnovato avvicinamento alla Francia ebbe appoggio e manforte per il pian...
Con le elezioni del 1913, nella quali votarono oltre 5 milioni di italiani (su quasi 10 milioni aventi diritto ed una popolazione intorno ai 37 milioni), il nuovo parlamento confermò la maggioranza allo schieramento liberale. Dopo i problemi in politica estera, i problemi interni e il congresso del Partito Socialista Italiano di Reggio Emilia del 1...
Dopo piccole cadute di governo e cambi di rotta, dovuti a rimpasti politici di scarsa entità, il giorno 29 maggio 1906, Giovanni Giolitti riceve l'incarico di formare il suo terzo governo. Grazie a manovre di consolidamento finanziario durante questa legislatura viene sanato e arricchito il bilancio pubblico, si completa l'opera di nazionalizzazione delle FS e si gettano le basi per statalizzare le assicurazioni.