Yahoo Italia Ricerca nel Web

Risultati di ricerca

  1. I vestiti nuovi dell’imperatore è una fiaba scritta da Hans Christian Andersen e pubblicata per la prima volta nel 1837. Riassunto. C’è un imperatore che ama particolarmente i vestiti, e ogni ora del giorno ne mette uno nuovo, passando la maggior parte del tempo nello spogliatoio.

  2. 13 apr 2012 · venerdì 13 aprile 2012. I VESTITI NUOVI DELL'IMPERATORE - riassunto - gratis - download. C'era una volta un imperatore molto vanitoso, che pensava solo al suo aspetto ed in particolare agli abiti. Passava le giornata a mirarsi davanti allo specchio e incontrando sarti e mercanti di stoffe.

  3. I vestiti nuovi dell'imperatore è una fiaba danese scritta da Hans Christian Andersen e pubblicata per la prima volta nel 1837 nel volume Eventyr, Fortalte for Børn. Il titolo originale è Keiserens Nye Klæder. La fonte da cui ha tratto ispirazione Andersen è una storia spagnola riportata da Don Juan Manuel, la XXXII dell'opera ...

    • Gli abiti nuovi dell'imperatore
    • 1837
  4. “I vestiti nuovi dell’imperatore” è una favola di Hans Christian Andersen. Racconta di un imperatore con una passione smisurata per la moda, tanto da cambiare il suo vestiario ogni ora, dedicando quasi tutto il suo tempo alla selezione del suo guardaroba.

  5. I vestiti nuovi dell'Imperatore (di Hans Christian Andersen) C'era una volta un imperatore che amava così tanto la moda da spendere tutto il suo denaro soltanto per vestirsi con eleganza. Non aveva nessuna cura per i suoi soldati, né per il teatro o le passeggiate nei boschi, a meno che non si trattasse di sfoggiare i suoi vestiti nuovi ...

  6. Trama. La cieca vanità dell'Imperatore lo rende il facile bersaglio di due imbroglioni, che, fingendosi famosi ed esperti sarti, si offrono di confezionargli un abito spettacolare per il matrimonio della figlia, la bella Principessa Gilda.

  7. “I vestiti nuovi dell’imperatore” e’ una storia divertente che parla della vanitaumana, della paura della verita’, della saggezza, stupidita’, avidita’, astuzia, ingenuita’ e incompetenza. Non bisogna nemmeno dimenticarsi del desiderio eterno dell’uomo per far carriera, per il suo benessere materiale e per acquistare potere.