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  1. Il ragazzo fece proprio come gli era stato detto. Il gatto infilò gli stivali e si addentrò nel bosco, a caccia di selvaggina. Tornò poco più tardi, con due bei fagiani. "Che meraviglia! Questa sera festeggeremo" disse il ragazzo. Ma i fagiani non erano per loro: "Questi non sono per te; li porterò in omaggio al re" rispose il gatto. Poi ...

  2. Il gatto con gli stivali. di C. Perrault. Esistono numerose traduzioni e riduzioni di questa favola. Ve ne propongo due: la prima è più fedele al testo originario, la seconda ha il pregio di essere più sintetica. Un mugnaio, morendo, non lasciò altra eredità ai suoi tre figliuoli che un mulino, un asino e un gatto.

  3. Charles Perrault. Traduzione dal francese di Carlo Collodi (1875) 1697. Informazioni sulla fonte del testoCitazioni di questo testo. Un mugnaio, venuto a morte, non lasciò altri beni ai suoi tre figliuoli che aveva, se non il suo mulino, il suo asino e il suo gatto.

  4. – Non abbatterti Marcello, vedrai, ti darò una mano io! – gli disse il Gatto con gli Stivali. – E come puoi aiutarmi? – chiese perplesso Marcello. – Tu non ti preoccupare – gli rispose il Gatto dopo avergli fatto l’occhiolino. E sparì nel bosco. Era andato a caccia, e in breve tempo riuscì a catturare un paio di leprotti.

  5. Sono gradite più traduzioni. Inviateli a: info@grimmstories.com. Fiabe dei Grimm: Fiabe per bambini e famiglie Elenco delle fiabe →. Traduzioni: Der gestiefelte Kater (Tedesco) Puss in Boots (Inglese) Chú mèo đi hia (Vietnamita) Confronta in due lingue: Grimmstories.com.

  6. Il gatto maestro o Il gatto con gli stivali è una fiaba popolare europea che racconta la storia di un gatto che utilizza l'astuzia per offrire il potere, la fortuna e la mano di una principessa al suo padrone povero e senza soldi.

  7. Il gatto con gli stivali. Fiaba pubblicata da: Redazione. Ai tre figli che aveva un mugnaio non lasciò altro che un mulino, un somaro e un gatto. La divisione fu presto fatta senza bisogno di notaio o procuratore, che s’avrebbero mangiato essi tutto il misero patrimonio. Il maggiore ebbe il mulino, il secondo l’asino, e l’ultimo il gatto.