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  1. Parole chiave: Gulag, musica, Shoah, Terezín. Numero della rivista: n. 7, febbraio 2017. ISSN: ISSN 2283-6837. La musica sotto i regimi nazista e stalinista: usi, divieti ed eccezioni in questo testo di Raffaele Pellegrino, inserito nel dossier "Gulag e Shoah".

  2. 25 ago 2020 · Nei totalitarismi, la musica diviene strumento di potere: sia in quanto veicolo di messaggi, sia in quanto censura ("musica degenerata"). Vediamo perchè.

  3. 19 mag 2022 · Il regime incoraggia generalmente le canzoni tradizionali, di allegre e spensierate, spesso dal contenuto banale o insignificante, che danno l’idea di un’Italia in cui tutto va bene e la gente ...

  4. Musica dell'Olocausto. La ' musica nei campi di concentramento fu composta nei ghetti, nei campi di concentramento, negli accampamenti dei partigiani, tra i rifugiati o in clandestinità per ribellarsi ai tedeschi, tra il 1933 e il 1945. Dopo la fine della seconda guerra mondiale la musica è diventata uno strumento della memoria per ...

  5. 24 gen 2017 · La prima cosa a cui si può pensare quando si parla di censura musicale nei totalitarismi è la proibizione dei canti di lotta, di rivolta contro il potere costituito.

  6. 30 lug 2020 · di Salvatore Sclafani. Il ventennio fascista (1922-1943) mostra la sostanziale assenza di una politica culturale che non sia concepita in funzione della mera esaltazione del regime e dei suoi valori. Il meccanismo della propaganda incoraggia i compositori a un impegno artistico in grado di supportare lo spirito della “rivoluzione ...

  7. Nella Germana degli anni Trenta il governo nazista definisce “musica degenerata” il jazz e gli altri generi musicali eseguiti da neri ed ebraici. Il modello totalitario non riesce tuttavia a impedire che tra i giovani si sviluppino forme di opposizione all’ideologia ufficiale.