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  1. Linguistica italiana | Università degli Studi di Milano Statale. Home. Corsi. Insegnamenti dei corsi di laurea. Linguistica italiana. A.A. 2023/2024. 12. Crediti massimi. 80. Ore totali. SSD. L-FIL-LET/12. Lingua. Italiano. Corsi di laurea che utilizzano l'insegnamento. Obiettivi formativi.

  2. LINGUISTICA ITALIANA. ITALIAN LINGUISTICS. Anno accademico 2023/2024. Codice attività didattica. LIN0049. Docente. Elena Papa (Titolare del corso) Corso di studio. LINGUE E LETTERATURE MODERNE (Triennale) Anno. 1° anno. Periodo. Primo semestre. Tipologia. Di base. Crediti/Valenza. 9. SSD attività didattica. L-FIL-LET/12 - linguistica italiana.

  3. Lingue d'Italia. Diffusione delle lingue regionali e dei dialetti nella Repubblica Italiana, ivi comprese le isole linguistiche. Le lingue dell'Italia costituiscono uno dei più ricchi e variegati patrimoni linguistici all'interno del panorama europeo [1] [2] [3] . Ad eccezione di taluni idiomi stranieri legati ai moderni flussi migratori, le ...

    • Dante Maestro Di Linguistica
    • La Linguistica Italiana Dall’Umanesimo All’Illuminismo
    • La Linguistica Nella Prima metà dell’Ottocento
    • Dai Neogrammatici Alla Storia Della Lingua Italiana
    • Fonti
    • Studi

    L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per giungere al tema squisitamente letterario, suo obiettivo finale (ma l’opera è interrotta al secondo libro), Dante affrontò molte questioni di lingu...

    L’isolamento della trattazione dantesca, che rimase priva di interlocutori, fece sì che la linguistica italiana fosse rifondata ex novo dagli umanisti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’), su basi diverse da quelle che erano state proprie del De vulgari eloquentia. Il punto fondamentale fu l’origine del volgare dal latino, vi...

    All’inizio del XIX secolo la discussione linguistica fu segnata dal dibattito sulla lessicografia legato alla Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al Vocabolario della Crusca, la serie di volumi ideata e diretta da ➔ Vincenzo Monti per combattere le idee puristiche e cruscanti nella questione della lingua. La Propostaoffrì spazio anche alle or...

    I lavori di Ascoli e la sua attività come direttore dell’«Archivio glottologico italiano» stimolarono l’esplorazione sistematica dell’Italia linguistica, soprattutto delle varietà dialettali, con studi puntuali non solo in riferimento all’uso contemporaneo, ma anche al dialetto antico e agli antichi documenti. Si sviluppò con rinnovato rigore la fr...

    Alighieri, Dante (1938), De vulgari eloquentia, ridotto a miglior lezione e commentato da A. Marigo, in Id., Opere, Firenze, Le Monnier, 1934-1938, 6 voll., vol. 6º. Alighieri, Dante (1968), De vulgari eloquentia, a cura di P.V. Mengaldo, Padova, Antenore, vol. 1º (Introduzione e testo). Alighieri, Dante (1979), De vulgari eloquentia, in Id., Opere...

    Ancillotti, Augusto (1983), La neolinguistica e la scuola italiana di linguistica storica, in Sampson, Geoffrey, Scuole di linguistica, Milano, Mondadori, pp. 213-234 (ed. orig. Schools of linguistics. Competition and evolution, Stanford, University Press, 1980). Benincà, Paola (1994), Linguistica e dialettologia italiana, in Lepschy 1990-1994, vol...

  4. Il corso si propone di fornire agli studenti delle solide basi scientifiche relative alle forme e alle strutture della lingua italiana nelle sue differenti varietà e nei suoi molteplici usi, attraverso l'approfondimento della nostra storia linguistica, dei princìpi di testualità e di alcuni esempi concreti (per lo più contemporanei) di ...

  5. 1 - conoscere le modalità di variazione linguistica nell'italiano contemporaneo; 2 - conoscere le strutture principali della grammatica italiana; 3 - conoscere l'evoluzione della lingua italiana, anche con riferimenti letterari, dalle Origini alla contemporaneità.

  6. La prima grande opera di normazione del volgare toscano è svolta da Dante, che la teorizza ai primi del Trecento nel suo De vulgari eloquentia ( storia della linguistica italiana). Dante parte dalla ricognizione della varietà di lingue dell’Italia medievale per celebrare nel lavoro di scarto, fissazione e arricchimento della lingua da parte dei poeti lo stru-