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  1. Nel gennaio del 1905 una manifestazione di protesta a Pietroburgo, guidata dal pope Gapon, venne brutalmente repressa dalla polizia per ordine dello zar causando la morte di duecento persone e il ferimento di altre mille. Dopo quella "domenica di sangue" Nicola II° venne soprannominato "Nicola il sanguinario". A questa strage seguirono ...

  2. Quando i terroristi del gruppo Narodnaja Volja (Volontà Nazionale) pianificarono l'assassinio di Alessandro II, contavano sul fatto che la morte dello zar oppressore avrebbe ispirato uno sconvolgimento nazionale di tali proporzioni che l'intero paese si sarebbe unito alla rivolta.

  3. Canonizzazione dei Romanov. Lo zar Nicola II, sua moglie Aleksandra e i loro cinque figli Ol'ga, Tat'jana, Marija, Anastasija e Aleksej Romanov sono santi per la Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia e per la Chiesa ortodossa russa (che li ha anche riconosciuti "portatori di passione"). La famiglia fu giustiziata il 17 luglio 1918 a ...

  4. Morte di Alessandro III ... La Duma viene sciolta per ben due volte poiché la maggioranza elette non è gradita allo zar. Nel 1907 Nicola II cambiò ... in linea con le intenzioni dello zar.

  5. Passato e Presente Nicola II, lultimo zar. Passato e Presente. Italia St 2017/18 40 min. Nicola II Romanov è l'ultimo zar dell'impero russo, il sovrano travolto dalla Rivoluzione d'Ottobre. Un personaggio contraddittorio, schiacciato dalla personalità ingombrante della moglie e da quella ancor più invadente del monaco siberiano Rasputin e ...

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  6. 1 set 2019 · Nel 1919 in Crimea, una nave britannica salvò Dagmar di Danimarca (madre di Nicola II e zia di Giorgio V) nonché altri membri della famiglia imperiale russa. Il 20 gennaio 1936, Giorgio V morì (morte naturale) all’età di 70 anni a Sandringham House (residenza di campagna della famiglia reale inglese, situata nella contea di Norfolk).

  7. La tragica fine. Lo zarevic aveva 13 anni quando la sua vita ebbe una tragica svolta. Gli sconvolgimenti del 1917 distrussero la monarchia russa; suo padre abdicò, non solo rinunciando al trono per se stesso ma anche per l’erede. Insieme al resto della sua famiglia, Aleksej fu esiliato negli Urali e tenuto agli arresti domiciliari.