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Presidente della Repubblica. Biografia; Funzioni e atti; Visite istituzionali; Adesioni presidenziali; Simboli; Onorificenze; Segretariato generale. Normativa e organizzazione; Documenti. Costituzione della Repubblica; Archivio storico; Stampa. Interventi; Comunicati e note; Video; Fotografie; Agenda; Accrediti; I Presidenti. Dal 1948 al 2022
Il Presidente della Repubblica Italiana, nel sistema politico italiano, è il capo dello Stato italiano, rappresentante dell'unità nazionale. Il Presidente della Repubblica si configura come un potere «neutro», ovvero posto al di fuori della tripartizione dei poteri (legislativo, esecutivo o giudiziario).
Presidenti della Repubblica Italiana. Voce principale: Presidente della Repubblica Italiana. Enrico De Nicola, primo Presidente della Repubblica Italiana. Sandro Pertini, il presidente eletto a più larga maggioranza. Giorgio Napolitano, il primo presidente eletto per un secondo mandato.
Sergio Mattarella ( Palermo, 23 luglio 1941) è un politico e giurista italiano, 12º e attuale presidente della Repubblica Italiana dal 3 febbraio 2015. Dal 1983 al 2008 ha ricoperto la carica di deputato, prima per la Democrazia Cristiana (di cui fu vicesegretario) e poi per il Partito Popolare Italiano, La Margherita e il Partito Democratico.
- 11 ottobre 2011 –, 2 febbraio 2015
- Giorgio Napolitano
- 3 febbraio 2015
- 2 min
- Enrico De Nicola (1946-1948) Il primo presidente della Repubblica fu Enrico De Nicola. Nato a Napoli nel 1877, fu eletto come capo provvisorio dello Stato il 28 giugno 1946.
- Luigi Einaudi (1948-1955) Il successore di Enrico De Nicola, e secondo presidente della Repubblica, fu Luigi Einaudi del Partito Liberale italiano. L'elezione avvenne l’11 maggio 1948 al quarto scrutinio con 518 voti sugli 872 votanti.
- Giovanni Gronchi (1955-1962) Il terzo presidente della Repubblica italiana, eletto dopo Enrico De Nicola, fu Giovanni Gronchi, uno dei fondatori del Partito Popolare italiano nonché capo della Confederazione dei Lavoratori cristiani.
- Antonio Segni (1962-1964) Il successore di Giovanni Gronchi, e quarto presidente della Repubblica, fu Antonio Segni. Nato a Sassari nel 1891 e iscritto al Ppi fin dalla sua fondazione, Segni fu eletto capo dello Stato il 6 maggio 1962 al nono scrutino con 443 voti su 854, giurando poi l’11 maggio 1962.
Dall’ottobre 1998 è stato Vice Presidente del Consiglio dei Ministri sino al dicembre 1999 quando è stato nominato Ministro della Difesa, incarico tenuto fino alle elezioni del giugno del 2001. Approvate in quegli anni la legge che ha abolito la leva militare obbligatoria e quella che ha reso l’Arma dei Carabinieri forza armata autonoma.
Il 5 ottobre 2011 è stato eletto Giudice Costituzionale dal Parlamento ed è entrato a far parte della Corte Costituzionale con il giuramento dell’11 ottobre 2011. Il 31 gennaio 2015 è stato eletto dodicesimo Presidente della Repubblica. Il 29 gennaio 2022 è stato rieletto Presidente della Repubblica.
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