Yahoo Italia Ricerca nel Web

Risultati di ricerca

  1. 4 giorni fa · È il 19 maggio 1937. Con queste poche parole Rodolfo Graziani, “viceré d’Etiopia”, dà il via al massacro dei monaci di Debre Libanos, uno dei monasteri più importanti del Paese, il cuore della chiesa etiopica.

  2. 1 giorno fa · Menziona altresì la spietata rappresaglia in risposta all’attentato subito ad Addis Abeba, il 19 febbraio 1937, dal viceré Rodolfo Graziani, lo «Scipione del fascismo»; nonché il massacro – due mesi dopo – della comunità conventuale di Debre Libanos, dove gli uomini del generale Pietro Maletti passarono per le armi centinaia di innocenti monaci copti, tra cui moltissimi fanciulli e ...

  3. 8 mag 2024 · Si chiuse così un capitolo, che era proseguito in piena democrazia negando l’estradizione dei non pochi soggetti che si erano macchiati di orrendi crimini in Etiopia, in primis Pietro Badoglio e Rodolfo Graziani.

    • (1)
    • Renzo Montagnoli
  4. 2 giorni fa · Il 19 febbraio saranno passati 84 anni dal massacro di Addis Abeba, tra i tanti crimini del colonialismo italiano, uno dei più disgustosi e spietati, perché commesso lontano dai campi di battaglia, senza nemmeno l’alibi di una guerra in corso.Si trattò di un’immane rappresaglia, scattata in seguito all’attentato fallito contro il viceré d’Etiopia Rodolfo Graziani.

  5. 26 apr 2024 · Il 19 febbraio 1937 durante una cerimonia per festeggiare la nascita del primogenito di Umberto di Savoia scoppiò un ordigno, preparato da due eritrei della resistenza contro l’opposizione straniera, destinato al viceré d’Etiopia Rodolfo Graziani, reo fra le molte nefandezze anche di aver.

  6. 14 mag 2024 · Si tratta di un libro denso di ricostruzioni monche, episodi conosciuti mischiati con fatti dubbi narrati come certezze, che racconta le vicende tormentate della Tripolitania e della Cirenaica dal 1911 fino al 1931, anno in cui il generale Rodolfo Graziani conclude in modo efferato la sua guerriglia contro i ribelli comandati da Omar ...

  7. 26 apr 2024 · I tre erano imputati per aver intitolato il “Museo del Soldato” a Rodolfo Graziani, ufficiale protagonista della prima Guerra Mondiale e successivamente Ministro della Guerra di Mussolini dopo aver aderito alla Repubblica Sociale.