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  1. 19 gen 2023 · Samsara (il mondo fenomenico con il suo ciclo di sofferenza e rinascita) e nirvana (il completo essere giunti nel vuoto) si mostrano come la stessa cosa. Essi non sono delle realtà, bensì delle condizioni, a cui non corrisponde alcuna oggettività ontologica.

  2. it.wikipedia.org › wiki › SaṃsāraSaṃsāra - Wikipedia

    Per le scuole del Buddhismo Mahāyāna non vi è invece differenza tra samsara e nirvana. È nel regno in cui la vita rinasce che si realizza il nirvana, ambedue i mondi sono vuoti di qualsiasi proprietà inerente. La realizzazione di questa profonda verità porta alla liberazione completa .

  3. it.wikipedia.org › wiki › NirvanaNirvana - Wikipedia

    Il nirvana Mahāyāna è definito nirvana-non-dimorante siccome non dimora né nel saṃsāra né nel nirvana Hīnayāna della pace individuale ma è lo stato completamente risvegliato di un Buddha ed è dotato del trikaya, i Tre Corpi di un Buddha che sono il Dharmakaya, il Sambhogakaya e il Nirmanakaya.

  4. Nell’induismo, il concetto di Nirvana è spesso associato alla liberazione dal ciclo di nascita e morte, noto come samsara. Si crede che attraverso la pratica dello yoga e della meditazione, si possa raggiungere uno stato di unione con lAssoluto o Brahman, che porta alla realizzazione del Nirvana.

  5. Il Nirvana è una condizione di somma importanza nel buddismo poiché spezza il ciclo del samsara, il quale perpetua il nostro stato di sofferenza attraverso la reincarnazione e gli effetti del karma. Lo stato di Nirvana equivale a una liberazione assoluta, dal momento che si esce dal ciclo di nascita e morte .

  6. Il raggiungimento dell’illuminazione porta alla liberazione finale dal ciclo di samsara, ovvero al Nirvana. Il concetto di samsara è centrale nella dottrina buddhista, poiché sottolinea l’importanza di comprendere l’illusorietà del mondo materiale e di perseguire la via della liberazione dal ciclo di sofferenza.

  7. saṃsāra. Concetto chiave delle religioni e filosofie indiane, designa il ciclo delle rinascite opposto all’uscita da questo ( mokṣa o nirvāṇa ). Il s. è considerato senza inizio.