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  1. DAL VOCABOLARIO. LEMMI CORRELATI. senso. sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus ]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità ): gli animali sono dotati di senso; ahi troppo tardi, E nella sera dell’umane cose, Acquista oggi chi nasce il moto e il s.

  2. 1 Facoltà di avvertire le sensazioni prodotte da stimoli esterni o interni: l'uomo e gli animali sono dotati di s.; ciascuna delle funzioni, a cui sono preposti organi specifici, mediante cui un...

  3. FO. 1. facoltà di sentire, di ricevere impressioni e modificazioni fisiche e psichiche ad opera di stimoli esterni o interni | estens., ciascuna specifica funzione ricettiva con cui gli organismi viventi percepiscono tali stimoli e li trasmettono ai centri nervosi: organi di senso; i cinque sensi, vista, udito, olfatto, gusto, tatto.

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    Organi di s. L’insieme degli elementi di sostegno ed elementi specializzati che, sollecitati da particolari stimoli, generano impulsi, o segnali che raggiungono il sistema nervoso centrale, dove danno origine ad attività semplici, come i riflessi, o altamente integrate come le sensazioni. Nell’uso il termine è riservato a quelle formazioni volumino...

    S. comune Espressione filosofica la cui origine è nella denominazione aristotelica κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», designante l’atto percettivo che fonde in unità i dati dei vari organi di s., riferendoli all’unico oggetto da cui sono determinati e accompagnando ogni esperienza sensibile in quanto ne rappresenta l’autoconsapevolezza. Diverso si...

    In semanticalogica e in linguistica, s. è distinto da significato: nell’uso di F. de Saussure, ripreso da L. Prieto e altri, con s. si indica la particolare utilizzazione, in un contesto determinato, del significato (➔) di una parola; a s. usato in tale accezione corrisponde ciò che il matematico G. Frege chiamò Bedeutung di una espressione, riserv...

    Trasposizione dei s. Presunto fenomenoparapsicologico consistente in un apparente spostamento di facoltà percettive (per es., ‘vedere’ con la nuca), in soggetti isterici gravi, sonnambuli ecc.

    Lo studio dei s., cioè dei significati che può assumere una data frase, è oggetto dell’ermeneutica biblica e ha molta importanza nella storia dell’esegesi, implicando la possibilità d’interpretare in modi molteplici (e anche contrapposti) le stesse locuzioni. L’esegesi antica e medievale ha abbondato nella ricerca di s. diversi: letterale, storico,...

  4. senso. MAPPA. 1. MAPPA Un SENSO è una capacità che gli organismi animali hanno di ricevere segnali e impressioni da stimoli esterni o interni; ogni singolo senso (nell’uomo vista, udito, gusto, olfatto o tatto) riceve stimoli di tipo diverso, e li trasmette al sistema nervoso centrale, che li rielabora ( organi di s.; i cinque sensi ). 2.

  5. 1 Facoltà di percepire uno o più stimoli provenienti dall'esterno: i cinque sensi; organi di s. || Ciascuna delle funzioni dell'organismo atte a percepire tali stimoli: il s. della vista,...

  6. 1 Facoltà di percepire uno o più stimoli provenienti dall'esterno: i cinque sensi; organi di s. ‖ Ciascuna delle funzioni dell'organismo atte a percepire tali stimoli: il s. della vista, dell'udito, del tatto, del gusto, dell'olfatto. ‖ al pl. Il complesso degli organi sensoriali.