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sicario sicàrio s. m. [dal lat. sìicarius , der. di sica , pugnale ricurvo importato in Roma, prob. insieme al nome, dalla Tracia]. – Chi uccide, chi commette assassinio su commissione, per conto cioè di un mandante: Cicerone fu ucciso dai s. di Antonio .
Sebbene una corta spada ricurva fosse usata da diversi popoli del Mediterraneo, i Romani consideravano la "sica" come un'arma propriamente illirica usata dal furtivo "sicario" (sicarius) Probabilmente dal proto-albanese tsikā, da cui albanese thikë, "coltello", dal proto-indoeuropeo ḱey- ("affilare") probabilmente tramite l' Illirico.
Già perché il sicario, come abbiamo apprezzato, è letteralmente il pugnalatore. E se l’assassino può anche avere la verve di chi agisce apertamente, il pugnale ci parla inevitabilmente di un assalto vile , traditore, debole, mosso nell’ombra — è l’arma che dà la dimensione psicologica all’atto.
Essendo, in epoca romana, il pugnale utilizzato principalmente per compiere omicidi, il termine «sicario» (colui che utilizza la sica) venne utilizzato per indicare chi uccide su commissione Sinonimi [modifica] killer, assassino, omicida, mandatario, esecutore, criminale, delinquente, masnadiero, uccisore; Contrari [modifica] mandante
sicario si | cà | rio s.m. sec. XV; dal lat. sicarĭu(m), v. anche sica. CO chi, per conto di un mandante o in cambio di un compenso compie un assassinio o un’azione particolarmente efferata e violenta: un sicario spietato, assoldare un sicario per un regolamento di conti
Sicario: scopri definizione e significato del termine su Dizionario di Italiano del Corriere.it
Il sicario è l'esecutore materiale di un omicidio, tipicamente perpetrato dietro incarico di un mandante e per denaro. Il termine sicario deriva dal latino "sica", che indica un pugnale appuntito e curvo usato prevalentemente dai Traci, considerati dei briganti mercenari dagli antichi romani.
