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  1. 5 giorni fa · Oggi potremmo riassumerli nelle parole di Gaspare Spatuzza: «Quei morti non ci appartengono». Cioè non appartengono a cosa nostra. O almeno non solo. Certamente apparterranno alla nostra coscienza se, dopo oltre trent’anni, faremo finta di nulla, gireremo ancora una volta le spalle alla richiesta di verità.

  2. 5 giorni fa · Le indagini sulla strage di via dei Georgofili a Firenze furono sostenute dalle testimonianze di collaboratori di giustizia, in particolare Spatuzza che iniziò a collaborare nel 2008 dichiarando...

  3. 5 giorni fa · Perché questa richiesta? Dicevamo tipo di esplosivo e quantità. Uno dei pentiti di mafia più importanti ed attendibili, Gaspare Spatuzza, dirà con precisione che furono caricati al massimo 145 kg di esplosivo. Ad esplodere furono 250 kg. Oltre 100 in più.

  4. 5 giorni fa · “Ci siamo portati dietro morti che non ci appartengono” disse il collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza al capomafia Giuseppe Graviano ad un appuntamento a Campofelice di Roccella, in un periodo compreso tra la fine del ’93 e gli inizi del ’94.

  5. 5 giorni fa · Oggi potremmo riassumerli nelle parole di Gaspare Spatuzza: «Quei morti non ci appartengono». Cioè non appartengono a cosa nostra. O almeno non solo. Certamente apparterranno alla nostra coscienza se, dopo oltre trent’anni, faremo finta di nulla, gireremo ancora una volta le spalle alla richiesta di verità. * Presidente di Articolo 21

  6. 4 giorni fa · DI PAOLO BORROMETI Dalla redazione di ARTICOLO VENTUNO – Caterina, la più piccola vittima di mafia a soli 50 giorni con la sorella Nadia (9 anni). E con loro il padre, Fabrizio, la madre Angela. L’intera famiglia Nencioni si trovava a casa la notte del 27 maggio. E fu distrutta, spazzata dalla violenza mafiosa, […]

  7. 5 giorni fa · DOCUMENTAZIONE E’ un massacro. Via D’Amelio 19/21 0re 16.58 del 19 luglio 1992, una Fiat 126 targata PA 878659 rubata alcuni giorni prima da Gaspare Spatuzza, imbottita con 90 chilogrammi di Semtex-Hdie e parcheggiata a pochi metri dall’ingresso dell’abitazione della mamma del dottor Paolo Borsellino esplode causando la morte del magistrato e dei suoi cinque agenti di scorta.