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  1. Fiorenzo Bava Beccaris (Fossano, 17 marzo 1831 – Roma, 8 aprile 1924) è stato un generale italiano, noto per aver guidato la sanguinosa repressione (83 morti) dei moti di Milano del 1898, episodio che indirettamente causò nel 1900 il regicidio per vendetta di Umberto I per mano dell'anarchico Gaetano Bresci; è oggetto di un ...

    • 4 luglio 1898 –, 8 aprile 1924
    • dalla XX
  2. 8 mag 2018 · L’8 maggio di 120 anni fa a Milano i soldati del generale Fiorenzo Bava Beccaris spararono contro le donne, gli uomini, i vecchi e i bambini che avevano preso parte ai moti di Milano del 1898...

  3. Nacque a Fossano (Cuneo) il 17 marzo, 1831. Uscito dall'Accademia militare a vent'anni col grado di luogotenente d'artiglieria, guadagnò nel 1852 una menzione onorevole in occasione dello scoppio della polveriera di Borgo Dora a Torino.

  4. Distintosi nell'arma di artiglieria, nel 1882 maggiore generale, poi comandante del VII e del III corpo d' armata, il 7 maggio 1898 fu commissario straordinario con pieni poteri nella provincia di Milano, in occasione dello stato d'assedio, disposto dal governo Rudinì, per fronteggiare i tumulti ivi scoppiati ch'egli represse con estrema durezza.

  5. Fiorenzo Bava Beccaris (pronounced [fjoˈrɛntso ˈbaːva bekˈkaːris]; 17 March 1831 – 8 April 1924) was an Italian general, especially remembered for his brutal repression of riots in Milan in 1898, known as the Bava Beccaris massacre.

    • 1845–1898
    • General
  6. Fiorenzo Bava Beccaris è stato un generale italiano, noto per aver guidato la sanguinosa repressione dei moti di Milano del 1898, episodio che indirettamente causò nel 1900 il regicidio per vendetta di Umberto I per mano dell'anarchico Gaetano Bresci; è oggetto di un brano del canzoniere popolare italiano dal titolo Il feroce monarchico Bava.

  7. Bava-Beccaris, Fiorenzo. Generale (Fossano, Cuneo, 1831-Roma 1924). Durante lo stato d’assedio di Milano del 1898, in qualità di commissario straordinario con pieni poteri, diede l’ordine di sparare sul popolo milanese, che manifestava contro le misure economiche prese dal governo Rudinì.