Yahoo Italia Ricerca nel Web

Risultati di ricerca

  1. Giolitti fu abile nel far crescere l’industria italiana rafforzando il protezionismo e utilizzando le commesse statali, cioè lo stato dava lavoro alle industrie soprattutto quelle...

  2. 23 dic 2021 · Riassunto breve su Giovanni Giolitti: la situazione storica, politica, economica e sociale dell'Italia dell'epoca giolittiana.

  3. 27 ottobre 1842 - 17 luglio 1928. Titoli e cariche. Presidente del consiglio dei Ministri; Ministro di Grazia, giustizia e culti; Ministro delle Finanze; Ministro del Tesoro; Ministro degli...

    • commesse statali giolitti1
    • commesse statali giolitti2
    • commesse statali giolitti3
    • commesse statali giolitti4
    • commesse statali giolitti5
    • L’Alba Del Novecento in Italia
    • La Crescita E Le Riforme dell’età giolittiana
    • Giolitti E La Questione Meridionale
    • Le Due Anime Del Socialismo Italiano
    • Gli Ultimi Anni – 1911-1914

    La crisi di fine secolo, ed in particolare l’uccisione di Umberto I, lasciavano intuire che la monarchia e il governo italiano avrebbero continuato, ed anzi intensificato, quell’atteggiamento repressivo che già era stato di Crispi e Pelloux. Dopo la brevissima esperienza del governo Saracco, Vittorio Emanuele II (1900-1946), inaspettatamente, confe...

    Crescita industriale

    Gli anni dell’età giolittiana furono certamente caratterizzati anche da una significativa crescita economica, che interessò per lo più il Settentrione d’Italia. Il triangolo industriale (Milano-Genova-Torino) dava impiego al 60% della manodopera industriale. In questi anni continua a svilupparsi quel capitalismo spurio tipico dell’Italia a cavallo tra Ottocento e Novecento. Le imprese e le industrie italiane, in particolare quelle del settore meccanico e siderurgico, godettero di una signific...

    Le riforme economiche e sociali

    Abbiamo già affermato che Giolitti, diversamente dai suoi predecessori, in particolare Crispi e Pelloux, si dimostrò molto più tollerante, ed anzi neutrale, verso le rivendicazioni operaie, non reprimendo gli scioperi. Non solo questo, durante l’età giolittiana si assistette anche al varo di alcune importanti riforme dal significativo impatto sociale. Le elenchiamo sotto: 1. La diminuzione dell’orario di lavoro a 10 ore. 2. Tutele per la maternità delle lavoratrici e per il lavoro minorile(l’...

    Collusione tra politica e criminalità organizzata

    Giolitti non affrontò direttamente quelli che erano i problemi dell’Italia Meridionale, gravata sopratutto dalla criminalità organizzata, presente soprattutto in Sicilia e in Campania. Tutta la classe politica post-unitaria, aveva del resto sempre concepito il Meridione come una semplice estensione del Regno di Sardegna o, al più, un bacino elettorale. Non bisogna quindi stupirsi che anche durante l’età giolittiana questa connivenza tra politica e malavitacontinui a trovare spazio, soprattutt...

    La legislazione speciale per il Mezzogiorno

    Sebbene Giolitti non abbia intrapreso azioni atte a risanare il malcostume e la corruzione politica del Meridione, un’azione politica atta a migliorare l’economia meridionale è stata comunque presente. Lo è stata nella forme della cosiddetta legislazione speciale3Si definisce speciale quella legislazione che si applica a particolari categorie di individui o a particolari territori. Speciale nel senso di non universale.per il Meridione. Riassumiamo di seguito i principali provvedimenti: 1. Nel...

    Nonostante la politica giolittiana non si sia dimostrata particolarmente repressiva nei confronti degli scioperi, questo non è sufficiente a rallentare la diffusione e la crescita del Partito Socialista. Questo del resto era scisso in due correnti: 1. il socialismo riformista, incarnato da Turati e Leonida Bissolati, che puntava su un dialogo con l...

    La conquista della Libia

    Durante gli ultimi anni dell’età giolittiana, Giolitti volle riprendere la politica di espansione coloniale già inaugurata, con diversi fallimenti, verso la fine dell’Ottocento. Questa scelta politica fu suggerita da almeno tre elementi: 1. placare le frange nazionaliste, dimostrando che l’Italia poteva godere di un certo prestigio internazionale; 2. favorire gli interessi capitalistici, finanziari ed industriali che sempre beneficiano di un conflitto, dato l’aumento delle commesse statali; 3...

    Il suffragio universale maschile – 1912

    La più importante riforma sociale e democratica si ebbe nel maggio del 1912 con l’approvazione di una nuova legge elettorale mediante la quale veniva introdotto il suffragio universale maschile. vi erano due possibilità scenari possibile per il votante: 1. essere maschio e, senza ulteriori condizioni, ottenere il diritto di voto una volta compiuti 30 anni; 2. oppure, essere maschio, avere almeno 21 anni e aver prestato servizio militare o saper leggere e scrivere. Questa nuova riforma elettor...

    Il Patto Gentiloni e le elezioni – 1912-1913

    Con la bolla Non Expedit del 1874 Pio XI aveva sancito il divieto per i cattolici di partecipare alla vita politica dello Stato italiano. Con Pio X invece i cattolici parteciparono alle elezioni del 1904, votando per la parte liberale a sfavore dei socialisti. Sin dal 1891 poi, in seguito all’enciclica Rerum Novarum di papa Leone XIII, gli ambienti cattolici erano andati sempre più attivandosi pur senza formare alcun partito politico. L’impegno cattolico si manifestava nel campo dell’assisten...

  4. Giovanni Giolitti ( Mondovì, 27 ottobre 1842 – Cavour, 17 luglio 1928) è stato un politico italiano, cinque volte presidente del Consiglio dei ministri, il secondo più longevo nella storia italiana dopo Benito Mussolini . Fu un importante esponente prima della sinistra storica e poi dell' Unione Liberale.